È uno di quei prodotti che vale sempre la pena avere nella dispensa della cucina. Ideale per dessert, porridge o come spuntino sano, ed è anche facilmente reperibile. Quando lo acquisti, però, non scegliere il primo pacchetto che ti capita, ma presta attenzione ad alcuni dettagli per goderne appieno il gusto e le proprietà nutritive. La frutta secca, ovvero un mix di frutta essiccata e noci, è un elemento prezioso di una dieta equilibrata. A differenza della frutta fresca, contiene molte più calorie, ma ciò non significa che debba essere evitata. Al contrario, forniscono all’organismo vitamine e minerali essenziali, come la vitamina E, il magnesio e il ferro. Vale quindi la pena includerli nella propria dieta e, durante la prossima visita al negozio, sceglierli con attenzione, prestando attenzione ad alcuni dettagli importanti.
Controlla gli ingredienti

Quando acquisti frutta secca, non dimenticare di controllarne gli ingredienti. La scelta migliore sono sicuramente quelle che contengono solo frutta e noci. Leggendo l’etichetta, si possono notare molti ingredienti inutili, tra cui il più comune è lo zucchero. Si tratta di un additivo popolare ma del tutto superfluo, poiché la frutta è di per sé una fonte di dolcezza naturale. Per questo motivo, evitate, tra l’altro, la frutta candita, che spesso contiene fino al 50% di dolcificanti aggiunti.
Additivi superflui nella frutta secca
Naturalmente, l’elenco degli additivi superflui nella frutta secca non finisce qui. È necessario evitare anche la frutta solforata (con anidride solforosa), che ha un colore artificiale, un sapore peggiore e può irritare l’organismo, in particolare negli asmatici. Un altro additivo che a volte compare nella frutta secca è l’acido malico (E296), utilizzato come regolatore di acidità. Si tratta di una sostanza naturale e considerata innocua, ma del tutto superflua.
Oli nella frutta secca
Alcuni frutti secchi contengono additivi di oli vegetali che ne influenzano il valore nutrizionale e il sapore. L’olio di girasole e l’olio di semi di cotone sono fonti di acidi grassi insaturi (EPA e DHA) e non alterano il sapore della frutta secca, quindi la loro presenza è accettabile.
L’olio di palma, invece, dovrebbe essere consumato in quantità molto ridotte: è un grasso saturo e la sua produzione ha un impatto negativo sull’ambiente, contribuendo alla deforestazione e mettendo a rischio la fauna selvatica in paesi come l’Indonesia e la Malesia. Vale quindi la pena leggere le etichette e scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti, olio di palma, conservanti e sale: la frutta secca naturale è l’opzione più sana.
Modalità di confezionamento della frutta secca

Oltre alla composizione, prestate attenzione anche ad alcuni altri aspetti. Innanzitutto, controllate la data di scadenza, la tenuta della confezione e l’aspetto generale del prodotto. La frutta secca è sensibile all’ossidazione e alla muffa, quindi è bene esaminarla attentamente prima dell’acquisto per evitare spiacevoli sorprese a casa.
È meglio evitare di acquistare frutta secca a peso, perché è più difficile verificarne la freschezza e la data di scadenza. Le confezioni già pronte sono più sicure: il produttore indica la data di scadenza e i prodotti sono meno esposti al contatto con l’aria, conservando così più vitamine e aroma.







